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Pagamenti: A.I.I.P diventa A.P.S.P

L’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica (A.I.I.P) si apre ai nuovi player previsti dalla PSD2. Un’evoluzione che comincia con un nuovo nome: A.P.S.P, Associazione Prestatori di Servizi di Pagamento.

APSP AIIP pagamenti nuovo nome

L’apertura a PISP e AISP

Accanto ai player tradizionali, sono sempre di più infatti anche i Payment Initiation Service Provider, ovvero i fornitori di servizi che gestiscono la fase iniziale del pagamento, e gli Account Information Service Provider, gli aggregatori delle informazioni provenienti dai diversi conti e carte di pagamento.

Le realtà associate

Dell’associazione fanno parte banche, come BancoPosta di Poste Italiane, Banca5 del gruppo Intesa Sanpaolo, Banca Sella, CheBanca!, ICBPI, Iccrea Banca; operatori tecnologici, tra cui SIA, TAS Group, Ingenico, Verifone, Reply, Hitachi e NTT Data; prestatori di servizi di pagamento e circuiti; e OTT come PayPal e Samsung.

«Non siamo noi a stabilire questo cambiamento, piuttosto il nuovo mercato creato dalla normativa europea - dichiara Maurizio Pimpinella, Presidente A.P.S.P. Un tempo il comparto delle procedure di incasso e pagamento era appannaggio esclusivo di banche e circuiti: con la prima normativa europea si è poi arrivati agli istituti di pagamento e di moneta elettronica. Oggi, proprio alla luce della nuova normativa, lo scenario ha subito un’ulteriore evoluzione: scendono in campo gli Over The Top, Google, Amazon, Apple, AliPay e Facebook».