Poste Italiane approda in Borsa. In vendita 453 milioni di azioni

Al via la quotazione sul Mercato Telematico Azionario Milano del Gruppo Poste Italiane, dopo l'ottenimento del via libera da parte della Consob.

Sul mercato, il Ministero del Tesoro ha previsto il collocamento del 34,7% del capitale di Poste italiane, che potrebbe salire al 38,2% in caso dell'esercizio integrale dell'opzione greenshoe, diviso per il 70% a investitori istituzionali (fondi pensione, assicurazioni e banche) e per il 30% a investitori retail, ovvero piccoli risparmiatori. Il 3,3% dell'offerta è poi riservata ai dipendenti del gruppo.

Poste Italiane ha chiuso i primi sei mesi del 2015 con ricavi totali per 16 miliardi di euro, in crescita del 7%, ed un utile netto di 435 milioni, praticamente raddoppiato rispetto ai 222 milioni dello stesso periodo del 2014. Secondo alcune stime elaborate nei mesi scorsi, il valore complessivo del gruppo Poste Italiane è compreso tra i 6 e gli 11 miliardi di euro, perciò si attende per l'ipo un valore complessivo di 3,7 miliardi di euro.

Global coordinator per il collocamento delle azioni sul mercato sono Bank of America-Merrill Lynch, Citigroup, IntesaSanPaolo, Mediobanca e Unicredit. Mediobanca è anche responsabile del collocamento e sponsor. Gli altri joint bookrunners sono Credit Suisse, Goldman Sachs, J.P.Morgan, Morgan Stanley e UBS.

A fornire assistenza al fianco di Poste Italiane nell'operazione vi sono Rothschild e gli studi Clifford Chance e BrancadoroMirabile. Clifford Chance ha curato gli aspetti legali del processo di quotazione con un team guidato dai soci Paolo Sersale e Aristide Police, e composto dai soci Carlo Giampaolino, Filippo Emanuele e George Hacket, e dai senior associate Stefano Parrocchetti, Laura Scaglioni e Jonathan Astbury.

Lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners assiste il Ministero dell'Economia e delle Finanze, azionista venditore, con un team guidato dal socio Francesco Gianni.

Chiomenti e Shearman & Sterling assistono, in qualità di advisor legali, i Global coordinator e i Joint Bookrunners dell'operazione. Lo studio Shearman & Sterling è attivo al fianco degli istituti di credito con un team guidato con un team guidato dai Partner Tobia Croff e David Dixter, dal Counsel Tommaso Tosi e dagli associate Maria Antonietta Romeo, Ana Grbec, Carmelo Contente e da Camilla Di Matteo e Umberto Milano.

Involved fees earner: Paolo Sersale - Clifford Chance; Filippo Emanuele - Clifford Chance; Stefano Parrocchetti Piantanida - Clifford Chance; George Hacket - Clifford Chance; Carlo Felice Giampaolino - Clifford Chance; Laura Scaglioni - Clifford Chance; Jonathan Astbury - Clifford Chance; Francesco Gianni - Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners; David Dixter - Shearman & Sterling; Ana Grbec - Shearman & Sterling; Tobia Croff - Shearman & Sterling; Camilla di Matteo - Shearman & Sterling; Maria Antonietta Romeo - Shearman & Sterling; Carmelo Contente - Shearman & Sterling; Tommaso Tosi - Shearman & Sterling; Umberto Milano - Shearman & Sterling;