La Procura di Firenze condanna Bank of China a risarcire lo Stato italiano con 22 milioni

Nella maxi-inchiesta per riciclaggio della Dda di Firenze sul trasferimento in Cina di 4 miliardi di euro tramite negozi 'money transfer', Bank of China ha raggiunto un accordo per versare 22 milioni di euro al Ministero dell'Economia e Finanze a titolo di risarcimento del danno allo Stato italiano.

Il gup di Firenze Anna Liguori, al termine di un’udienza preliminare con 297 imputati, ha anche ordinato la confisca di 980.000 euro alla banca, somma intesa come profitto del reato.

Quattro funzionari della filiale italiana di Bank of China hanno patteggiato ottenendo la condanna a due anni (pena sospesa) per riciclaggio.

L’indagine fiorentina ‘Fiume di denaro’ si è concentrata sui rapporti tra la banca statale cinese e il money transfer Money2Money, ora non più in attività. L'indagine si riferisce a trasferimenti di denaro avvenuti dal 2007 al 2010.

Tra i reati contestati ai quasi 300 imputati c’erano l’associazione per delinquere, il riciclaggio, l’evasione fiscale e il trasferimento fraudolento di valori all’estero. Secondo le indagini, i soldi depositati nelle agenzie di money transfer erano il provento di altri reati come contraffazione, contrabbando, furto, appropriazione indebita e reati doganali.

La filiale italiana di Bank of China è stata assistita nel procedimento dallo studio legale Mucciarelli, con un team composto da Marco Calleri ed Enrico Basile, e dallo studio Allen & Overy con Massimo Greco e Amilcare Sada.

Involved fees earner: Marco Calleri - Mucciarelli; Enrico Basile - Mucciarelli; Massimo Greco - Mucciarelli; Amilcare Sada - Mucciarelli;

Law Firms: Mucciarelli;

Clients: Bank of China;