Il Tribunale di Bologna smaschera una coppia che tentò di truffare Axa Assicurazioni

Il Tribunale di Bologna ha condannato una madre e un figlio, che di comune accordo, hanno cercato di truffare l’assicurazione inscenando un incidente stradale.

Un accordo “a carattere familiare” che però è stato scoperto e che ha portato i protagonisti dell’imbroglio a un anno di reclusione e 30.000 euro da risarcire alla Axa Assicurazioni Spa, società truffata che si era costituita parte civile.

Il signor B.Z. nell'agosto del 2009 aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni alla Axa Assicurazioni Spa, attraverso una agenzia d’infortunistica, a seguito di un'incidente accaduto il mese precedente nel percorrere una strada secondaria di san Giovanni in Persiceto a bordo del proprio ciclomotore, in cui venne urtato da un’auto in fase di sorpasso e rovinando al suolo riportando gravi lesioni.

Il Responsabile antifrode della Axa, Dott. Giovanni Pascone, svela il rapporto di parentela tra i soggetti coinvolti nell'incidente e numerose altre incongruenze della vicenda. Di qui la querela del Responsabile antifrode, cui segue la Citazione a Giudizio della coppia.

Lo scorso 13 giugno 2016, le battute conclusive del processo celebratosi innanzi il Tribunale di Bologna, in composizione monocratica, e conclusosi con la condanna di madre e figlio alla pena di anni uno di reclusione (con sospensione condizionale della pena).

La società Axa Assicurazioni, costituitasi parte civile attraverso l’Avv. Anna Maria Tripodi, Partner dello Studio Martelli & Partners, è riuscita ad ottenere, già in sede penale, anche la condanna degli imputati al risarcimento di 30.000 euro, oltre alla liquidazione delle spese processuali.

 

Involved fees earner: Anna Maria Tripodi - Martelli & Partners;

Law Firms: Martelli & Partners;

Clients: Axa;