Chi sono le cinque banche promosse
Con 59,3 punti UniCredit conserva la sua posizione sul gradino più alto del podio, insieme a Intesa Sanpaolo con 53,5 punti e Banca Generali con 52,7 punti. Le altre promosse sono poi Mediobanca e UBI Banca. Il test misura la qualità e la trasparenza della comunicazione corporate online in base alle esigenze degli stakeholder: la presentazione della strategia, l’investment proposition, la governance, remunerazioni, risk management e forza dell’employer branding.
Rimandate e bocciate: ancora più della metà
Le banche rimandate, con un punteggio tra i 50 e i 30 punti, e quelle bocciate, sotto i 30 punti, sono però ancora più della metà degli istituti analizzati. Tra le prime compaiono Banca IFIS, Banca MPS e Mediolanum. A non superare il test sono invece Banca Sistema, Banco Popolare, BPM e Banca Carige. Ci sono poi alcuni istituti che sono stati proprio esclusi dalla prova, come Banca di Desio, Creval, Credem e Fineco per via dei punteggi molto bassi ottenuti gli scorsi anni.
Banche europee: in testa Svezia e Svizzera
Come emerge dalla ricerca completa, con tutti i dettagli sulla metodologia, la comunicazione delle banche europee è risultata invece più trasparente: a superare il test è stato un istituto su tre. Per prime le banche del Nord Europa: la svedese SEB raggiunge addirittura 78,9 punti e la connazionale Swedbank 62. Si è avvicinata anche la svizzera Credit Suisse, con 59,5 punti.
La trasparenza manca nel settore bancario
In generale, il settore bancario è stato tra i comparti con le performance peggiori sia in Italia sia in Europa per la trasparenza nella comunicazione digitale. Le banche si preoccupano ancora troppo della rendicontazione e non promuovono invece le strategie future.
Retribuzione, rischi e sostenibilità: se ne parla poco
Ad esempio solo una banca italiana comunica online la propria politica di retribuzione, le informazioni sul debito e le strategie di finanziamento, mentre solo tre istituti pubblicano i rischi finanziari e operativi. A questi problemi si aggiungono anche la mancanza di informazioni sui piani per la sostenibilità, l’ambiente e il sociale e una scarsa volontà di dialogo. 7 banche italiane su 12 ad esempio non presentano un bilancio di sostenibilità.