Recupero crediti: cresce il peso degli NPL

Un 2016 poco felice per il recupero crediti. Come rivelano le imprese di UNIREC, solo un po’ più del 10% dei crediti è stato recuperato durante l’anno, mentre aumenta l’ammontare di quelli da recuperare: il 40% sono NPL.

VII Rapporto UNIREC

10,4 miliardi di crediti in più dal 2015

I numeri del VII Rapporto UNIREC parlano chiaro. Le imprese dell’associazione hanno gestito nel corso dell’anno precedente una mole di 70 miliardi di crediti, in crescita del 17,6%: si tratta di 35,6 milioni di pratiche per un ticket medio pari a 1.946 euro. Di questi crediti ne sono stati recuperati solo 8,1 miliardi, ossia 12,1 milioni di pratiche.

Il peso degli NPL

In realtà lo scenario non è nuovo per UNIREC. La novità è il peso dei Non Performing Loans, cioè i crediti deteriorati, che sono arrivati a quota 26,6 miliardi, pari a 5 milioni di pratiche. E nel 2017 si stima una crescita del 15%. Anche in questo caso le performance di recupero non sono delle migliori: è stato recuperato appena il 2,3% dei crediti.

I crediti per settori

La maggior parte dei crediti (il 45,9% sul totale) arrivano dal settore bancario, finanziario e leasing: si tratta di rate per prestiti, acquisto di beni di largo consumo, mutui, scoperti, carte di credito revolving e canoni di leasing. Il 10,7% riguarda invece il campo Utility e TLC (bollette insolute di energia, acqua, gas e telefono). Seguono poi, con percentuali minori, i crediti della P.A., commerciali, assicurazioni e altro.

Le regioni più indebitate d’Italia

Le regioni più indebitate si confermato Lombardia, Campania, Lazio e Sicilia, dove si concentra oltre la metà dei crediti affidati a UNIREC. Maglia nera per la performance di recupero Abruzzo, Marche e Basilicata, mentre fanno meglio Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.