Sirti riparte con 30 milioni di investimenti

Trenta milioni di euro di investimenti in tre anni e un riposizionamento strategico per diversificare il business, espandersi all’estero e rispondere alle nuove sfide di mercato. Ecco il piano di Sirti.

Sirti John Davison

Obiettivi finanziari

Dopo l’acquisizione da parte di Pillarstone, che oltre al 100% del capitale ha rilevato anche il debito a lungo termine, Sirti intende lavorare tanto sul fatturato quando sull’efficienza. Il Piano Industriale 2018 – 2021 prevede ricavi in salita dai 673 milioni del 2017 e 743 nel 2020: l’obiettivo è legato alla redditività, con un EBITDA dato in crescita dal 4,4% al 7,8% ma che sconta oggi le componenti straordinarie.

Un investimento a lungo termine

«Il nostro investimento in Sirti – ha spiegato John Davison, Presidente di Sirti e CEO di Pillarstone (in foto) – è orientato al lungo termine. Siamo convinti del suo potenziale nel settore dell’Internet delle Cose e delle smart utilities. Abbiamo rinnovato il team di management e le risorse interne per attirare nuove skill: e visto che la strada più rapida per avere delle nuove competenze è acquisirle, non escludo nuove operazioni di M&A. Non siamo invece interessati alla quotazione o alla vendita, nel breve termine».

Telco core, ma ridimensionate

La strategia di business prevede una differenziazione su quattro Business Unit con ampia autonomia e indipendenza, anche in termini di accountability. Il settore Telco (il cui peso sul fatturato scenderà dall’attuale 72% al 54%) resterà core, ma dovrà tenere presente un processo di consolidamento che, a livello europeo, è appena iniziato. Poi ci sono i Trasporti, dove Sirti è già attiva sui principali player italiani e sta crescendo all’estero con un prodotto di segnalamento per la rete ferroviaria sviluppato a Genova.

Sirti Energia per le Utilities

La Business Unit Energy e Utilities salirà dal 4% al 9% del fatturato puntando sull’esperienza maturata con clienti come Enel, Terna, Acea, Italgas e il GSE. In questo settore Sirti ha acquisito due aziende, Basso e Foi & Vitali SpA, con l’ingresso di 220 nuove risorse: è stata così costituita la società controllata Sirti Energia, affidata ad Amedeo Paulone. Il primo obiettivo è l’espansione nel gas e nell’idrico, anche grazie al neonato Consorzio SAI (Sirti Alliance for Infrastructures).

Infrastruttura e Internet of Things

Il settore Energy è chiamato in causa anche per la Business Unit IoT, che seguirà la trasformazione delle reti verso l’internet delle cose e tutto ciò che la riguarda. Compresi smart metering, smart grid e cybersecurity.