NFC Summit/1: si paga con il cell

Primo giorno di GSMA NFC & Mobile Money Summit a Milano: giornata dedicata agli incontri “a invito” in fiera, e una passeggiata in centro a sperimentare in prima persona come funziona l’NFC per la stampa italiana ed estera presente all’evento. Con qualche incidente di percorso

Un’impresa non da poco, attrezzare un centinaio di giornalisti, in buona parte stranieri, con un cellulare NFC enabled e guidarli per Milano per testare l’NFC: pagando in negozi o bar, utilizzando un coupon sconto in un negozio, saltando su un tram e “obliterando” un biglietto virtuale nel cellulare, oppure interagendo con un tag NFC per visualizzare informazioni turistiche sul centralissimo Palazzo Reale.

Il cassiere è perplesso
Alla prima tappa il primo intoppo. Siamo in un negozio di souvernir e la fantasia dei colleghi stranieri si scatena, ma alla cassa qualcosa non va. Un paio di giornalisti tenta di pagare, ma il commerciante è dubbioso. Avvicina il proprio cellulare a quello dei colleghi, il telefono emette un suono e la merce sembra pagata. Ma il cassiere sembra non capire che cosa sta facendo. Un secondo commesso chiede allora a quello in cassa “come fa a verificare il pagamento”. E lì i dubbi esplodono.

Con le telecamere funzionava tutto!
“Sono venuti questa mattina con le telecamere per fare una prova e funzionava tutto, racconta il cassiere, ma a quanto ne so questa mattina hanno solo scaricato un buono sconto, poi la merce l’hanno pagata in contanti. Invece adesso volete pagare con il cellulare, e io non capisco dove devo digitare l’importo, sullo schermo vedo solo che c'è un coupon”.

Il POS è vecchio
Mistero risolto: in quel negozio non si può pagare con cellulare, perché il POS è di vecchia generazione (sic!). Dal cellulare si può solo scaricare un coupon (per uno sconto del 15%) e poi pagare con una carta tradizionale o con i vecchi contanti. Ironia della sorte: in un tour dedicato ai pagamenti NFC, si finisce per pagare cash! Nel frattempo, due clienti-giornalisti sono già usciti con merce di fatto non pagata, e il proprietario del negozio lascia un messaggio non proprio gentile nella segreteria di qualcuno (non ho scoperto di che azienda), invitandolo a richiamare al più presto.

Tutto bene al bar
Pochi passi e raggiungiamo un bar. Qui il POS è abilitato all’NFC: gli stranieri scelgono il gelato, gli italiani ripiegano su un caffé pomeridiano, magari decaffeinato. Poi in cassa si avvicina il cellulare al POS e si paga in pochi secondi. Non così rapidamente come in certi video promozionali: il cellulare va infatti accostato e tenuto fermo vicino al POS per un tempo certamente ridotto, ma la transazione non è proprio così immediata. La user experience è comunque positiva: è un modo nuovo, quasi divertente di pagare. O forse è solo il fascino della novità.

Sul tram con il cellulare
Terza fase: si prende il tram! Saliti a bordo, bisogna accostare il cellulare all’obliteratrice magnetica, un po’ come si fa con un abbonamento mensile su tessera. Gli altri passeggeri osservano la scena incuriositi, e a qualche collega bisogna ripetere che per "scalare" il biglietto giornaliero, occorre accostare il telefono all’obliteratrice dopo averlo messo in modalità stand-by. Chissà poi perché. Ma comunque funziona tutto: sarebbe bello cronometrare la prestazione del cellulare e quella di un normale abbonamento, ma la differenza sarebbe comunque davvero minima.

Tutto su Palazzo Reale. Meglio se col wifi
Ultima tappa. A Palazzo Reale, seminascosto, c’è un tag NFC, probabilmente collocato ad hoc: accosti il telefono e ottieni un link a una serie di informazioni (in una decina di lingue) sul Palazzo e sulla sua storia. Una delle guide estrae un secondo tag dalla tasca (!) per snellire la coda dei colleghi: accosto il cellulare, clicco sul link e accedo alla pagina. Il tutto utilizzando il 3G: la mia SIM d'altronde è italiana, ma un eventuale turista straniero che cosa fa? Paga il roaming? Per fortuna in alcune zone del centro di Milano è attivo un wifi gratuito, ma è chiaro che per garantire la massima accessibilità anche agli stranieri bisogna pensare anche alla connessione gratis, almeno in tutti i luoghi turistici.

Senza azione di sistema ...
In breve, dal tour è emerso ciò che tutti vanno ripetendo da tempo: con l’NFC si può fare molto, e la convergenza di diverse funzioni sul telefono cellulare è certamente una comodità, e probabilmente anche un vantaggio. Ma gli esempi della connessione wifi per visualizzare le informazioni sui documenti, o dell’esercente con un POS non abilitato, confermano l’importanza di una azione di sistema perché questa tecnologia possa effettivamente prendere piede.

Il "diario" prosegue martedì 23 e mercoledì 24, direttamente dal GSMA NFC & Mobile Money Summit.