Pagamenti mobile: Intesa è partita con l’HCE. E nel 2016 arriverà il P2B

Mobile proximity payments con HCE per Intesa Sanpaolo e fase di test per il P2B, ovvero lo scambio di denaro tra consumatori e commercianti tramite la app Jiffy. La soluzione di pagamento HCE cloud-based, PAyGO, è attiva sulla app “La tua banca” per Android e sono 11 milioni gli italiani che potenzialmente possono già usare il servizio. Ma ci sono già altre novità per il 2016.

Per pagare non serve il login

PAyGO è disponibile già in pre login e funziona a prescindere dall’operatore telefonico ma solo attraverso dispositivi Android di ultima generazione (una quota di mercato comunque importante: su 8 milioni di telefoni in Italia a luglio 2015, il 67% è uno smartphone Android). All’interno della app sono virtualizzabili tutte le carte di pagamento (NextCard, prepagate e credito).

Funzionante anche senza rete dati

Inoltre, i mobile proximity payments possono essere effettuati anche senza connessione dati: questo implica la possibilità di utilizzare la tecnologia HCE anche all’estero, ma con un numero limitato di pagamenti (la soglia è fissata a 8, nel caso di assenza di rete dati).

Un mobile PIN per tutte le carte

La soluzione è interamente proprietaria (sviluppata da SETEFI) e prevede un’esperienza di pagamento unica per tutte le carte e per tutti i circuiti internazionali (MasterCard, Visa). Il cliente non dovrà far altro che scegliere la carta con cui effettuare il pagamento, avviarlo con un touch sulla carta, inserire il mobile PIN (scelto da lui stesso e unico per tutte le carte per autorizzare i pagamenti via smartphone) e avvicinare il telefono al POS.

La rete di accettazione

I POS contactless oggi rappresentano il 30% degli apparecchi in Italia (negli Stati Uniti sono il 10%). Setefi, la società di monetica del Gruppo Intesa Sanpaolo, gestisce oltre 350mila apparecchi, di cui 50mila mobile POS che si collegano al cellulare e al tablet con una connessione bluetooth e sono la soluzione ideale per i professionisti e per chi non ha un punto vendita fisso.

E nel 2016?

A inizio 2016 Intesa Sanpaolo proporrà un’ulteriore novità per agevolare il trasferimento virtuale del denaro. JiffyPay, il sistema che già oggi 120mila clienti della Banca usano per scambiarsi piccole somme con le stesse modalità di un SMS, sarà esteso ai piccoli esercenti. Anche in questo caso il Gruppo ha scelto di non tariffare il servizio con l’obiettivo di incentivare i clienti a provarlo e ad acquisirlo tra le loro abitudini. Infine, per la prima metà del 2016, Intesa Sanpaolo prevede lo sviluppo di soluzioni di pagamento Device-based (Apple Pay e Samsung Pay) e l’evoluzione del servizio MasterPass verso l’in-app commerce per consentire al cliente di vivere l’esperienza di acquisto di e-commerce attraverso il personal device.

«Nella relazione con il cliente oggi è fondamentale coniugare accoglienza e consulenza con il digitale, per offrire un servizio al passo con i tempi e i nuovi stili di vita – commenta Massimo Tessitore, Responsabile della Direzione Multicanalità Integrata di Intesa Sanpaolo. I pagamenti sono una delle azioni quotidiane più frequenti, quindi devono essere semplici, rapidi e sicuri. Abbiamo scelto una soluzione che soddisfa tutti questi aspetti. Il nostro obiettivo, infatti, è integrare e armonizzare tutte le innovazioni che via via adottiamo in modo che l’esperienza d’uso del cliente sia sempre positiva. Infine c’è il tema della flessibilità: il cliente deve poter fare operazioni, acquisti e ricevere consulenza sia attraverso il telefono sia via Internet esattamente come accade in filiale. Addirittura deve poter iniziare un’operazione su un canale e terminarla su un altro».

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