Smart working in Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali per l’adozione del lavoro flessibile tra i suoi dipendenti: la sperimentazione di questo nuovo strumento di lavoro partirà a marzo del prossimo anno e proseguirà per tutto il 2015.

Nel dettaglio, per lavoro flessibile si intende lo svolgimento della prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede di assegnazione. Sarà quindi possibile lavorare da uffici diversi, disponendo anche di spazi prenotati per periodi limitati, da casa oppure presso i clienti, nell’ambito delle regole aziendali in essere.

A dicembre 2016, 5.700 persone in Intesa Sanpaolo utilizzavano lo smart working. 

L’iniziativa sarà accompagnata da interventi di informazione/formazione, anche al fine di supportare adeguatamente il cambiamento.

«Questo accordo – commenta Eliano Omar Lodesani, Chief Operating Officer di Intesa Sanpaolo – si inserisce nel Piano d’Impresa 2014-17, di cui le persone sono il fattore fondamentale di successo. Rappresenta una nuova tappa nel percorso di ricerca - condiviso con il Sindacato di Gruppo - di strumenti innovativi per poter coniugare le esigenze organizzative aziendali con le esigenze personali dei colleghi, favorendone la qualità di vita, creando così le condizioni per una sempre più efficace risposta ai bisogni, espressi e potenziali, dei clienti del Gruppo. Con l’accordo sul lavoro flessibile, si è dato avvio a un progetto che permetterà ai nostri colleghi di lavorare, migliorando la gestione dei tempi di vita e limitando gli spostamenti casa-lavoro».