Crescita sostenibile

Intesa Sanpaolo finanzia l’agroalimentare green di Auricchio

Intesa Sanpaolo Auricchio

Da sinistra: Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo e Gabriele Sala, CFO del Gruppo Auricchio

10 milioni di euro per la crescita e la transizione green di Auricchio.

Intesa Sanpaolo a metà novembre dello scorso anno ha erogato un finanziamento, per 9 milioni coperto da Garanzia SupportItalia di SACE, al Gruppo Auricchio, leader mondiale del provolone ed eccellenza dell’agroalimentare italiano.

Ambiente e sviluppo

L’investimento, che ha una durata di 96 mesi, con preammortamento di 12 mesi e rate trimestrali, pone l’attenzione su due elementi: da una parte l’attenzione all’ambiente, dall’altra lo sviluppo delle realtà che fanno parte della compagine societaria del Gruppo (Gennaro Auricchio SpA, Cascine Emiliane SpA, F.O.I. Srl, Caseificio Villa Srl, NdR).

«L’operazione – racconta Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo – rispecchia l’impegno di Intesa Sanpaolo nella transizione green e nel presidio delle iniziative legate al PNRR: siamo una cinghia di trasmissione degli incentivi pubblici e forniamo soluzioni di finanza complementare anche alle aziende del settore agroalimentare italiano».

Processi e governance green

La Direzione Agribusiness della Banca, dedicata al comparto agroalimentare, ha strutturato l’investimento tenendo conto di 3 obiettivi: fornire credito, progettualità e consulenza specializzata per ottimizzare i processi di sostenibilità intrapresi dal Gruppo.

«Il percorso verso la sostenibilità implica, per le aziende, ripensare i processi produttivi e di governance in una ottica green – commenta Cattozzi. Basti pensare alle energie rinnovabili, oltre agli investimenti in tecnologia per ottimizzare la produzione a favore delle risorse umane».

Analisi dell’efficienza energetica

Il Gruppo Auricchio ha inoltre messo in piedi un processo di analisi per verificare l’efficienza energetica all’interno dei suoi 9 stabilimenti, per ridurre entro il 2030 l’impatto ambientale di impianti e attività produttive.

«Si è intensificato l’impegno per rendere gli imballaggi sempre più sostenibili, anche con progetti che coinvolgono studi e startup internazionali – aggiunge Gabriele Sala, CFO del Gruppo Auricchio.

Essere affiancati nella transizione da istituzioni come Intesa Sanpaolo e SACE rappresenta uno stimolo a migliorare sempre più l’impegno. E perseguire obiettivi stimolanti e significativi».

La banca, partner nella creazione dei piani di sviluppo

Oggi l’azienda dell’agroalimentare vede gli istituti di credito come partner strategici, soprattutto per definire i propri piani di sviluppo, tenendo conto di percorsi di innovazione e ricerca in linea con i principi ESG.

«Per fare questo, le banche devono conoscere, in maniera sempre più specifica, le esigenze delle filiere produttive. I nostri progetti a lungo termine prevedono il rinnovamento e l’acquisto di nuovi macchinari e impianti legati ai cicli di trasformazione e distribuzione dei prodotti.

Ma in una logica sostenibile per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia oltre che in altri ambiti, come la sicurezza e la salute dei lavoratori dei nostri stabilimenti. Con gli istituti di credito si fanno, e sempre più si faranno – conclude Sala –, piani condivisi che tengono conto di questi fondamentali fattori».

Gli strumenti per la sostenibilità

Per accompagnare le aziende nei processi di transizione sostenibile, Intesa Sanpaolo ha creato prodotti specifici e iniziative per aiutare le imprese ad accedere ai fondi del PNRR e a progetti di filiera.

Tra i finanziamenti, compaiono i Sustainability Loan (S-Loan): finanziamenti a medio-lungo termine, dedicati a sostenibilità e innovazione, che permettono di ottenere uno sconto sul tasso di interesse applicato nel caso in cui l’azienda raggiunga precisi target intermedi di sostenibilità.

«Infine – conclude Cattozzi –, grazie a Motore Italia transizione energetica, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 76 miliardi per investimenti in impianti di energie rinnovabili».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop