Gli investimenti SRI piacciono ai consulenti finanziari. Sono sempre di più gli advisor che allocano una parte del portafoglio dei clienti in questi strumenti e informano sul tema.
I consulenti che già investono in soluzioni SRI
È quanto emerge dall’indagine “La percezione degli operatori sulla finanza SRI” di Candriam Investors Group, in collaborazione con EticaNews e MoneyMate, presentata al Salone del Risparmio 2017. Il 13% dei consulenti finanziari investe già in prodotti SRI una percentuale compresa tra l’11 e il 30% del portafoglio dei clienti, mentre il 15% una percentuale tra il 6 e il 10%. Solo l’1% invece colloca in fondi SRI oltre il 30% del portafoglio.
Il consiglio degli advisor sul portafoglio
Il consiglio dei consulenti finanziari è quello di investire ancora di più in soluzioni socialmente responsabili. Il 33% del campione suggerisce una percentuale compresa tra l’11 e il 30% per i portafogli inferiori ai 500mila euro. Per i portafogli superiori a questa soglia è addirittura il 43% a fornire lo stesso suggerimento. Per l’11% degli advisor sarebbe da destinare alle strategie sostenibili il 30% del portafoglio, anche se la percentuale ideale è superiore al 60%.
SRI è anche meno rischio
Perché investire in soluzioni SRI? Secondo i consulenti intervistati un investimento responsabile ha anche una funzione di protezione all’interno di un portafoglio: è così per il 50% del campione. C’è bisogno però di un maggiore sforzo formativo e informativo sulla finanza responsabile ed etica per il cliente finale da parte degli advisor. In generale comunque sono molto pochi gli investitori che non ne sanno nulla: sono solo l’8%.
I consulenti chiedono più offerta
Il 45% dei consulenti chiede poi anche un aumento dell’offerta di prodotti SRI: la stessa percentuale spera anche in un maggiore interesse da parte dei clienti finali (41%) e in una maggiore valorizzazione della valenza sociale di queste strategie di investimento (62%).
