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Ai brand bancari manca distintività

Branding banca«L’aggettivo iconico è ormai abusato, ma non è fuori luogo per descrivere la nuova identità di BPER – commenta Manfredi Ricca, Managing Director di Interbrand, dopo la presentazione della nuova identità di Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Si tratta di un sistema di design contemporaneo e distintivo che non nasce da velleità cosmetiche ma da una idea semplice e profonda: aprire un dialogo con le persone». Soprattutto, un progetto che sottolinea la nuova attenzione che il sistema finanziario sta portando sul tema del brand.

I messaggi delle banche? Sostanzialmente uguali

BPER ha collaborato con Interbrand (gli altri partner sono DINN, per il ridisegno del layout di filiale; l’agenzia pubblicitaria The Big Now per la campagna adv; Soho Square e Social@Olgivy per la strategia digitale e social) per oltre un anno. L’analisi è partita dagli obiettivi del business plan e da una indagine sulla percezione della banca sia all’interno, da parte di manager e dipendenti, sia all’esterno, da parte dei clienti. «BPER ha avviato un percorso per distinguere il proprio brand e il proprio posizionamento – spiega Ricca – unendo comunicazione, layout delle filiali, il materiale informativo dato ai clienti e così via. I brand delle banche italiane sono spesso ben riconoscibili da parte dei clienti, quello che manca è la capacità di distinguersi. Di fatto, i messaggi di molte banche medie e piccole sono sostanzialmente sovrapponibili e solo poche realtà hanno avviato azioni per rendersi davvero distintive sul mercato».

Nessuna barriera interna tra digitale e fisico

Un messaggio distintivo che deve evitare qualunque “barriera interna al brand” tra mondo fisico e digitale. «Il digitale è ormai avvenuto – conferma Ricca – e impone alle banche di creare una esperienza unica tra digitale e fisico all’interno di questo brand, unendo le due dimensioni. Anche lo sviluppo di un secondo brand per una banca pura digitale all’interno di uno stesso Gruppo è una strada percorribile, l’importante è che anche il marchio della banca tradizionale sia in grado di offrire un’esperienza univoca e integrata tra digitale e fisico».

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