Un maggiore governo sui dati grazie a un laboratorio di analisi sui big data. L'esperienza di Bper Services presentata all'ABI LAB Forum.
Come nasce il laboratorio big data
Il progetto, ideato dalla società di servizi del Gruppo Bper insieme a Oracle, permette di creare ambienti di analisi sia verticali, quindi su aspetti specifici, sia di tipo strategico per ciascuna società prodotto del Gruppo. Interessante la commistione di informazioni che popolano questo laboratorio sui big data: alle informazioni interne, sul credito ad esempio, sono collegati dati esterni, acquistati da terze parti, e anche informazioni provenienti dai social network (principalmente tre: Facebook, YouTube e Twitter, dove è presente Bper).
Come impiegare i dati: dall'area commerciale...
Il valore che si può estrarre da questi dati apre più strade di sperimentazione: Bper Services sta infatti valutando di utilizzare queste informazioni in ambito commerciale, con l'obiettivo di bilanciare il rapporto tra costi, beneficio e rischio nella proposta di prodotti ai client bancari. Uno scoring commerciale, per semplificare, che grazie alle informazioni provenienti dai social network si può anche trasformare in un social scoring.
... al presidio territoriale
Anche i dati relativi alle utenze dei clienti e alla loro posizione possono offrire nuovi punti di vista sulla presenza territoriale della banca: una location intelligence che permette di comprendere dove aprire o chiudere sportelli bancari, migliorando il presidio sul territorio.
E il rischio di credito
Infine, questo laboratorio offre un ulteriore campo di applicazione: quello del credit risk. Le informazioni raccolte, difatti, possono aiutare la banca ad analizzare meglio il merito creditizio del cliente, integrando i dati provenienti dalla centrale rischi. E non solo: la prossima frontiera sarà l'analisi predittiva sul rientro del credito. Un nuovo approccio al credito, dove i big data rappresentano una possibile via d'uscita dal problema dei NPLs.
