Dal banking all’automotive. Il futuro è nella voce

BPM Voice Everywhere

Digitiamo 40 parole al minuto, ma ne pronunciamo in media 150. Ecco perché la “voce”, tra comandi vocali e personal assistant, ha già iniziato a farsi strada non solo nell’hi-tech ma anche nel Finance. Sarà però così anche in futuro?

Banche e “voce”: il caso WeBank

È partita da questa provocazione la tavola rotonda “Voice everywhere: il futuro è nei comandi vocali?”, organizzata da Banco BPM e Webank in occasione della Milano Digital Week. Perché è vero che le assistenti vocali hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, grazie all’AI e al machine learning, ma le interazioni sono ancora molto meccaniche. Tanto che difficilmente si arriverà ad eguagliare l’interazione umana. Rappresentata alla tavola rotonda da Stefano Cioffi, Responsabile Digital Sales e Omnichannel Solutions di Banco BPM, Webank guarda comunque a questo obiettivo. Già da un anno l’App Webank Mobile supporta infatti la funzione Comandi Vocali, con cui si gestisce il conto dallo smartphone tramite la voce: l’assistente vocale permette di effettuare varie operazioni bancarie, guida l’utente nella navigazione, fornisce informazioni su saldo e movimenti e offre assistenza nella ricerca delle agenzie. Le funzionalità più utilizzate tramite comandi vocali sono il bonifico (51%), la ricarica telefonica (11%) e la ricarica di carte prepagate (10%).

Le origini del vocale: la telefonia

Come Webank, anche Widiba ha inoltre puntato sulla voce permettendo l’accesso al mobile banking tramite il riconoscimento vocale. È però nella telefonia che si sono fatti i passi più importanti. Antonio Bosio, Responsabile Product & Solutions di Samsung, ha ad esempio presentato nel corso della tavola rotonda Bixby, l’assistente vocale dei Galaxy, in grado di darci informazioni sul meteo, sul traffico, sulla routine e di gestire alcune applicazioni del telefono. Non dimentichiamoci poi che Google Assistant, la “voce” dell’ormai famoso Google Home (concorrente di Alexa), nasce per smartphone.

Un copilota virtuale a bordo dell’auto

Dopo banche e telefonia arriviamo quindi alle auto. Federica Manzoni, Brand Communication Manager di BMW, ha raccontato come una assistente vocale diventi un vero e proprio copilota a bordo di un veicolo di ultima generazione. Un’intelligenza artificiale in grado di assisterci alla guida, che avrà un ruolo da protagonista con gli autonomous vehicles.

Audio augmented reality

Ma se la voce trova spazio nell’automotive, può potenzialmente farsi strada ovunque. Bruno Pellegrini, CEO e Founder di Loquis, ha ad esempio presentato una app di audio augmented reality, dove trovare contenuti audio di ogni genere, proposti anche sulla base della geolocalizzazione: dagli itinerari di viaggio “letti” da esperte guide agli audiolibri, fino ad arrivare a contenuti pubblicati dalle istituzioni o da altri utenti.