2023-2026

I 7 pilastri del Piano Strategico di Banco BPM

Banco BPM piano 2023-2026

Dopo avere superato con oltre un anno di anticipo i target del precedente piano, Banco BPM presenta il Piano Strategico 2023-2026.

Il nuovo Piano posa su 7 pilastri a supporto di clientela e territorio, con maggiore ritorno per tutti gli stakeholder e piena integrazione delle ambizioni strategiche di sostenibilità e di iniziative ESG.

1. Aziende e PMI verso la transizione green

Tra le novità a servizio del segmento Corporate e Investment banking c’è il gestore dedicato ai key client. Il nuovo modello partirà da una attenta segmentazione della clientela e vedrà anche la sinergia con Banca Akros, oltre all’impiego di strumenti di supply chain finance.

Per la clientela small business si punta alla user experience, digitale, che permetta di usufruire via app e sito dedicato di servizi transazionali, oltre che su prodotti di smart e digital lending (per il 2024).

In arrivo anche la filiale digitale dedicata alle PMI.

Nell’orizzonte temporale di Piano è prevista una crescita dei ricavi sul segmento di circa 270 milioni di euro.

Ma è con le sinergie, che il Gruppo punta alla crescita verso la transizione green del tessuto imprenditoriale di riferimento. Con le strutture del Corporate & Investment Banking, come la Finanza Strutturata e il Global Transaction Banking, nonché con Banca Akros e Banca Aletti per soluzioni orientate a soddisfare differenti bisogni finanziari.

L’offerta sarà rafforzata, con un modello specializzato sull’agribusiness per aiutare le imprese a ottimizzare la loro impronta carbonica, e l’apertura di nuovi Centri Imprese sulle aree a maggiore potenziale di crescita.

I nuovi finanziamenti green alle imprese e i nuovi finanziamenti a sostegno dei settori green (a basso rischio) supereranno i 10 miliardi di euro all’anno, contro i circa 8 miliardi dei primi 9 mesi del 2023.

2. WM e Life Insurance

Secondo pilastro del Piano è la raccolta gestita e indiretta, destinata a crescere sulle due direttrici del wealth management e della life insurance.

Le stime guardano a 215 milioni di ricavi al 2026, di cui circa 110 derivanti dalla raccolta indiretta non assicurativa e 105 milioni dal Vita, grazie alla ridefinizione di prodotti e servizi offerti.

Il Gruppo procederà quindi con una segmentazione dinamica e comportamentale della clientela affluent, con l’obiettivo di assegnare circa 180mila clienti ai Relationship Manager, dotati di strumenti per l’offerta a distanza.

Inoltre, entrerà in gioco l’intelligenza artificiale per personalizzare l’offerta sui bisogni della clientela.

3. Partnership strategiche

Fino al 2026 Banco BPM sarà impegnato nel massimizzare il valore generato dalle partnership strategiche, che dovrebbero fruttare 95 milioni di ricavi aggiuntivi.

Tra queste, quella con Payco/BCC Pay: l’accordo entrerà a regime nel primo quadrimestre del 2024, ma porterà a estendere l’offerta in ottica di cross selling e up-selling, con azioni di marketing congiunte, su nuovi cluster di clientela, come le aziende corporate.

Nuova partnership, in arrivo entro fine anno, nella bancassurance con Crédit Agricole Assurance in ambito Credit Protection e non. Con la previsione di sviluppare tool per il checkup assicurativo del cliente e la valutazione di gap assicurativi, di integrare l’offerta nella nuova piattaforma di WM, nuovi prodotti evoluti tramite il partner e grazie alla rete di Specialisti Bancassurance, già presente sul territorio.

4. Omnicanalità

Prenderà il via un programma di accelerazione delle vendite digitali e di onboarding della clientela, grazie al completamento della nuova piattaforma di marketing automation.

Le attività di digital marketing saranno potenziate, insieme all’ampliamento del numero di prodotti acquistabili online.

Gli obiettivi mirano a portare al 30% la quota di vendite totalmente digitali al 2026, contro l’attuale 17%.

Anche la consulenza è omnichannel, grazie alla possibilità di offrire servizi di advisory fuori sede, integrando la piattaforma di WM nel tool di CRM avanzato. Con il target di un 40% di consulenze da remoto o fuori sede entro il 2026 (contro il 23% attuale).

Nel solco della omnicanalità, guardiamo a un altro canale diretto: la filiale. Prosegue infatti la razionalizzazione della rete distributiva: phase out per 400 postazioni di cassa e riduzione del numero di filiali a circa 1.250 nel 2026, a favore di 500 nuovi ATM evoluti e della crescita della Filiale Digitale, nata dalla evoluzione del Customer Center.

Previste 1.600 uscite tra il personale, anche attraverso un piano di incentivazione all’esodo che dovrebbe partire nel 2024. Con nuovi ingressi, però: 800 giovani ad alto potenziale.

Atteso anche il reboost di Webank, per acquisire nuovi clienti retail, in particolare online. Il rilancio sarà legato anche alla introduzione della consulenza finanziaria remota tramite la Filiale Digitale e alla riattivazione di offerte di remunerazione dei depositi.

5. Investimenti IT

600 milioni di investimenti IT, nei prossimi 3 anni, ovvero un 20% in più rispetto al precedente Piano, sono focalizzati sulla piena digitalizzazione dell’offerta.

Il lavoro si concentrerà sul rendere più agile e performante il back-end, attraverso la migrazione su cloud per l’innovazione dei processi e utilizzare questa tecnologia per almeno il 60% delle transazioni bancarie sui canali digitali.

Gli investimenti riguardano anche la cyber sicurezza (+20% di spesa sul Piano precedente), per rafforzare i presidi e garantire continuità operativa e resilienza della banca.

E poi c’è l’hype del momento, l’intelligenza artificiale che verrà usata per trasformare il modo di fare banca, grazie ad advanced analytics, machine learning e generative AI che porteranno nuovi ricavi, contendo i costi e i rischi.

Nei prossimi 3 anni Banco BPM presenterà 30 use case di AI, e GenAI, a supporto degli obiettivi di business e di efficientamento della macchina operativa.

Serviranno anche nuove competenze: previsti a Piano 200 nuovi profili specialistici su ambiti chiave.

6. Rafforzamento patrimoniale

Il Piano prevede l’ulteriore rafforzamento del profilo patrimoniale del gruppo, con un costo del rischio al 2026 di circa 45 pb.

Per quanto riguarda il capitale, la banca prevede di raggiungere a fine 2023 e mantenere a fine piano un CET1 ratio intorno al 14%.

7. Empowerment dei dipendenti

Il nuovo Piano si focalizzerà su iniziative di change management, women empowerment e su percorsi di evoluzione professionale personalizzati, favorendo lo scambio tra generazioni e il ricambio generazionale.